Nell'ambito del programma promosso nel 2003, che
ha come scopo la georeferenziazione, di tutte le zone umide
toscane, durante i censimenti sono stati mappati con l'ausilio di GPS la
maggior parte dei siti visitati. Sono stati inoltre migliorati e incrementati
i supporti cartografici utilizzati durante i rilevamenti. In
particolare è stato suddiviso in settori il Padule della Diaccia Botrona,
ormai divenuta la zona umida più importante della regione. Questo si è reso
necessario proprio per migliorare la precisione dei rilevamenti in presenza
dell'altissima densità di uccelli svernanti in questo sito.
I censimenti sono stati condotti dal 3
al 23 Gennaio 2004. Come ogni anno i rilevamenti hanno interessato la
quasi totalità delle zone umide della regione. Uno degli obiettivi della
stagione è stato quello di visitare il maggior numero di zone umide della
provincia di Siena, come noto ricca di piccoli laghetti sparsi su tutto il suo
territorio.
Nella tabella
1 è fornito l'elenco completo di tutte le specie
censite indicando, per ciascuna la quantità totale d'individui
conteggiati ed il numero di siti in cui queste sono state trovate, indicando
anche i totali per gruppi tassonomici. In totale sono state rilevate 79
specie. Nella figura
1 è illustrata in dettaglio l'incidenza percentuale
di ciascun gruppo rispetto al totale d'individui censiti.
Nella tabella
2 viene riportato l'elenco in ordine decrescente di abbondanza
delle specie con almeno 500 uccelli.
Nella tabella
3 è riportato il totale di uccelli censiti in
ciascuna superzona, secondo la codifica INFS;
Nella
tabella
4 è descritto in dettaglio il popolamento delle
superzone con più di 1000 uccelli, riportando il
totale per gruppi;
Nella tabella
5 è fornito l'elenco completo di tutte le
specie censite nell'anno 2003 e nell'anno 2004, indicando per ciascuna il
numero totale d'individui conteggiati in ognuno dei due anni.
L'evento più significativo della stagione
invernale 2004 è stato sicuramente la notevole concentrazione di
uccelli acquatici nel Padule della Diaccia Botrona. Per motivi sconosciuti in
quest'importante zona umida hanno svernato i contingenti più numerosi della
regione d'Oca selvatica, Volpoca, Alzavola, Codone,
Fischione, Germano reale, Mestolone, Pivieressa,
Gambecchio e Piovanello pancianera. Per l'Oca
selvatica, il Fischione (Figura
2 e 3) e la Pivieressa è stato raggiunto il
valore massimo storico dei censimenti toscani. Per l'Oca selvatica
è il valore in assoluto più alto registrato fino ad oggi in Italia.
L'esplosione numerica registrata alla Diaccia
Botrona ha accentuato la tipica distribuzione invernale degli uccelli
acquatici nella nostra regione, caratterizzata dalla presenza delle maggiori
concentrazioni nella Maremma grossetana. Tra le poche eccezioni si deve
segnalare la grande quantità di Pavoncelle svernanti nell'Alveo del
Lago di Bientina, uno dei più importanti siti toscani di svernamento di
questa specie (Figura
4). Buone concentrazioni di Beccaccino sono state
censite soltanto in due zone umide interne: il Padule di Fucecchio, PT e Il
Granocchiaio, SI (Figura
5).
Da segnalare due curiosità nella distribuzione dei limicoli: la presenza di
un gruppo di Piviere dorato lungo il Canale Maestro della Chiana (AR)
e un gruppo di Piovanello pancianera ad Il Granocchiaio (SI). Di
solito queste due specie, come la maggior parte dei limicoli, hanno una
distribuzione principalmente costiera (Figure 6
e 7).
Una nota negativa viene dalla Moretta
svernante nella nostra regione in soltanto 5 siti e con il più basso numero
di individui mai registrato durante i censimenti (Figura
8).
Interessante la situazione riscontrata per l'Airone
guardabuoi (Figura
9). Se si confrontano i risultati ottenuti per questa specie si
evidenzia un notevolissimo divario numerico tra i valori ottenuti durante i
censimenti diurni e quelli svolti ai roosts. La popolazione censita la sera è
più del doppio di quell'osservata durante il giorno (791 indd contro
351 indd). Questa differenza va ricercata nella maggiore dispersione
degli aironi guardabuoi che si recano a pasturare in aree coltivate,
abbandonando le zone interessate dai tradizionali censimenti.
Quest'esperienza evidenzia l'importanza di individuare le tecniche di
censimento più appropriate per monitorare tutte le specie oggetto d'indagine
con successo.
Naturalmente anche quest'anno non sono mancati
avvistamenti interessanti di specie rare o accidentali
in questo periodo dell'anno.
Ecco l'elenco per i più curiosi:
-
1 Moretta grigia al Lago
di Burano;
-
1 Airone rosso al Lago di
Burano;
-
1 Cicogna nera alla
Costanza (PI);
-
5 Mignattai nelle Risaie
di Principina (GR);
-
1 Aquila di mare al Lago
di Burano;
-
1 Aquila anatraia maggiore
a Bocca d'Ombrone;
-
2 Piovanelli maggiori
nella Laguna di Orbetello;
-
8 Piovanelli tridattili
nel litorale tra Viareggio e Serchio;
-
1 Pittima reale alla
Diaccia Botrona