Svernanti casentinesi
Gli uccelli svernanti nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Data Inizio:
Data Fine:
Referenti: Barbara Cursano
calendario attività
GEN | FEB | MAR | APR | MAG | GIU | LUG | AGO | SET | OTT | NOV | DIC |
descrizione
L' avifauna del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è abbastanza ben conosciuta per quanto riguarda i popolamenti di uccelli nidificanti, mentre ben poco si sa delle specie svernanti in questo territorio.metodi
I dati vengono raccolti dai rilevatori tramite dei censimenti per punti d'ascolto, ciascuno georeferenziato su supporto informatico. L'area di studio coincide con i confini del territorio del Parco, inoltre alcune stazioni sono state fatte ricadere esattamente nei punti visitati nella stagione riproduttiva, in modo da poter fare in futuro confronti dettagliati con le specie nidificanti per le quali sono già state fatte ampie e approfondite indagini. I rilevamenti sono stati impostati in modo da coprire ambienti differenti: aree boscate (faggeta, abetina, bosco misto), zone aperte (praterie in quota, pascoli, coltivi) aree di margine tra bosco e zone aperte (ecotoni) caratterizzate da una vegetazione ricca di cespuglieti e arbusteti.
Questi dati vengono quindi integrati con ulteriori osservazioni effettuate con procedure non standardizzate.
risultati
Durante il periodo di indagine (inverni 2002-2003 e 2003-2004), sono stati effettuati
66 punti di ascolto, parte nel territorio del Parco del versante toscano (57 stazioni) e in piccola parte anche in quello romagnolo (9 stazioni).
Complessivamente sono state identificate
40 specie di uccelli, per un totale di 696 individui.
Le
specie più comuni sono risultate la
Cincia mora, la
Cinciarella, il
Fringuello, il
Picchio muratore, la
Ghiandaia, il
Merlo e la
Cincia bigia. Il maggior numero di uccelli censiti ricade nel gruppo delle specie "forestali" (
79%), cioè strettamente legate al bosco, seguiti dalle specie di "margine" (
12%),
cioè specie che vivono in foresta ma si alimentano essenzialmente in
ambienti non forestali, e quindi da quelle "non forestali" (
9%) che vivono al di fuori delle aree boscate.