Risultati dei Censimenti CUA 2022
Oasi WWF Orti-Bottagone - foto S.Benucci
I risultati del censimento
In totale sono stati censiti circa 100.000 uccelli acquatici. I più numerosi sono le anatre (oltre 46.000) e tra di loro l'alzavola (27.500 esemplari), che predilige Fucecchio, Bientina e Montepulciano. Notevole anche il numero di oche selvatiche: 3.462 individui concentrati principalmente nel grossetano. Anche l'appariscente fenicottero compare tra le specie più numerose con un totale di 5.971 esemplari, distribuiti soprattutto nelle lagune costiere della Maremma.
Preoccupa invece la recente diffusione anche in Toscana dell'Ibis sacro, una specie esotica invasiva: gli ornitologi ne hanno censiti 1900. Al contrario, del tutto spontanea e naturale è stata la colonizzazione da parte del Marangone minore, un piccolo cormorano proveniente dall'Europa orientale che da qualche anno si sta insediando in Toscana: sono 92 individui distribuiti tra la Val di Chiana e la Piana Fiorentina. Anche la Gru ha visto negli ultimi anni un costante incremento con oltre 1.000 esemplari tra la Maremma (oltre il 90%) e San Rossore.
Se guardiamo ai numeri totali
la parte del leone la fanno le aree umide della Maremma
(Padule di Bolgheri, Diaccia Botrona, Parco della Maremma, Lagune di
Orbetello e Lago di Burano) con 44.923 uccelli presenti, ma ormai da una
decina di anni stanno assumendo un'importanza crescente le zone umide
di Fucecchio e Bientina.
E infatti il sito con il più alto numero di uccelli acquatici, ben 13.727, è proprio
il Padule di Bientina, tra le province di Lucca e Pisa.
Seguono in classifica la Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia
(13.518), il Padule di Fucecchio (12.932), la Laguna di Orbetello
(11.675) e il Lago di Burano (8.158). Numeri importanti al punto che
questi comprensori sono ormai considerati di importanza internazionale e
nazionale per la conservazione di molte specie.
Questi censimenti nel corso degli anni hanno permesso di raccogliere una grande mole di dati e informazioni che, sommati a quelli raccolti nello stesso periodo da migliaia di volontari in tutta Europa, sono uno strumento importante per la conservazione e la gestione delle singole specie e, più in generale, degli habitat che le ospitano.