Attualmente il COT conta oltre 200 soci sebbene alle attività partecipino anche numerosi appassionati e simpatizzanti. L'adesione all'associazione richiede che l'aspirante socio sia presentato da due vecchi soci e deve essere approvata nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione.
Questi, sono solo alcuni dei risultati dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti svolti nelle scorse settimane, come avviene in gennaio da oltre 40 anni, dai rilevatori del Centro Ornitologico Toscano "Paolo Savi" - ETS (COT).
Questa attività rientra in un più ampio progetto internazionale, l' International Waterbird Census, coordinato in Italia da ISPRA e permette di definire l'andamento delle popolazioni a scala continentale e, allo stesso tempo, di identificare le aree più importanti per la conservazione dell'avifauna.
La Diaccia Botrona si è distinta anche per altre due presenze record, nel gruppo dei cosiddetti limicoli, uccelli che prediligono ambienti fangosi: il piovanello pancianera, con 3000 individui e l'elegantissima avocetta (oltre 1300).
Agli oltre 14.000 uccelli presenti nel Padule di Fucecchio, si sono sommati i circa 1.500 del Lago di Sibolla e i circa 16.000 di Bientina: qui, al Lago della Gherardesca, che ormai da alcuni anni è divenuto un attraente punto di riferimento per appassionati ed escursionisti, sosta una quota rilevante dei germani reali presenti complessivamente in Toscana, quest'anno oltre le 1.500 unità.
A spiccare per numero nell'area bientinese, però, risulta essere un altro anatide, l' alzavola, conosciuta nel mondo venatorio toscano con il nome di "bozzoletto" per le sue piccole dimensioni: ben 10.000, per lo più nascoste nei canneti della Riserva Naturale di Tanali. Insieme a quelle del Padule di Fucecchio, vanno a costituire il 90% dell'intero contingente regionale.
Quest'ultimo, la cui consistenza è raddoppiata rispetto allo scorso anno, è stato rilevato con circa 6.000 individui, concentrati al 90% tra la Piana Fiorentina e il Lago di Massaciuccoli. L'ibis sacro, riconoscibile dal vistoso abito bianco e nero e dal lungo becco ricurvo, è una specie aliena introdotta dall'Africa e inserita dalla UE nel libro nero per i danni che potrebbe causare alla fauna autoctona, essendo un opportunista alimentare, destando quindi non poche preoccupazioni.
Per quanto riguarda la zona del Valdarno, da alcuni anni stiamo assistendo ad un insediamento di popolazioni svernanti sempre maggiore.
Infine, nell'area di Bientina, grazie all'istituzione di alcune aree protette e a lungimiranti interventi di miglioramento ambientale, quello che fu l'alveo del più grande lago della Toscana è tornato a ospitare numeri sempre più notevoli di anatre, impensabili fino a pochi anni fa.
Le date dei censimenti Gennaio 2025
Prenotazioni - Censimento Invernale Uccelli Acquatici Svernanti (IWC) - compilare le presenze entro il 27 Dicembre
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Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Toscana 2. Distribuzione, abbondanza e stato di conservazione
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